LAVORI DA SVOLGERE NELLE PROSSIME SETTIMANE

Con le prime giornate di bel tempo nelle ore più calde, si effettuano le prime visite all’interno degli alveari. La cosa più importante da fare, prima che s’incominciano a visitare gli alveari, è osservare il volo delle api bottinatrici e da che parte rientrano nell’alveare cariche di polline. Da questo si può intuire che la regina ha già incominciato a deporre le uova e la troveremo proprio sui favi in corrispondenza dell’entrata delle api bottinatrici.

In questo mese vanno soppesati gli alveari alzandoli dalla parte posteriore. Se sono leggeri, due sono le cause: la prima è che vi è stato un cattivo invernamento, con poche scorte, e trovare delle api morte con la testa infilata nelle cellette, alla disperata ricerca di cibo, è una visione mortificante per l’apicoltore; la seconda e che le api hanno ripreso già da tempo la loro attività e hanno consumato tutto il miele per l’allevamento della covata.

In questo caso, per sopperire la mancanza di scorte, si deve fornire alle api candito o telaini di miele opercolato contenenti anche polline. A prima vista, se si notano diversità di comportamento delle famiglie, vanno visitate quelle che presentano più anomalie come: il peso dell’alveare più leggero; poche api bottinatrici che escono dall’alveare; importazione di polline scarso etc…

La temperatura ideale per iniziare la prima visita deve superare i 13° C/14°.

Nella prima visita dobbiamo controllare: la presenza, la quantità e la compattezza della covata. Una covata compatta ci indica che la regina è una delle migliori; la quantità di scorte che ogni telaino debba avere è pari ad una fascia di miele all’incirca di 7+ 8 centimetri a forma di luna capovolta e a una fascia di polline sottostante.

Se non vi è miele in abbondanza si consiglia di inserire favi di miele opercolato presi in magazzino, che saranno disposti in prossimità della covata. Approffitteremo del momento proprizio per eliminare i favi vecchi e vuoti e con molte celle da fuco. In mancanza di questi preziosi favi si consiglia di nutrire le api con il candito.

Si controlla se vi sono presenze di malattie come la nosemiasi, la peste americana o europea, la diarrea. La quantità di varroa presente negli alveari è possibile rilevarla leggendone la caduta nei cassettini dopo aver fatto il primo trattamento antivarroa dell’anno.

Durante le visite si deve stare attenti a non lasciare miele in giro, perché le api in questo periodo sono molte incline al saccheggio, per mancanza di fioriture esterne.

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